9️⃣ Raid 19
📅 9-13 maggio 2025
📍 Zermatt – Orsières
📈 169 km – 2932 m+
⛷️ Roberto Zanzucchi, Matteo Bergamo, Giovanni Bizzarri, Agata Negri, Edgardo Riccobene
🚐 Marco Gazzola
I traversanti del Raid 19 ripartono speranzosi da Zermatt, nel cuore delle Alpi Svizzere, e sotto lo sguardo attento e timoroso del Monte Cervino intraprendono con gli sci in spalla la strada che li condurrà al primo obiettivo del raid: la Schönbielhütte, a oltre 2600 metri di quota. Il meteo resta incerto sopra le testa e, tra nuvole, pioggia e fiocchi di neve, il rifugio viene raggiunto senza praticamente mai calzare gli sci, ma mettendo egualmente a dura prova la determinazione e lo spirito di squadra dei membri del raid, che si fermano qui per la notte.
Il secondo giorno porta con sé una tregua meteorologica. Finalmente il sole filtra tra le cime e il gruppo, guidato dall’instancabile Giovanni Bizzarri, riparte con entusiasmo in direzione del Rifugio Nacamuli (2818 m), sul versante italiano delle Alpi. Il passaggio sui favolosi 4000, sotto la Nord della Dent d’Hérens e l’inconfondibile Ovest del Monte Cervino: uno scenario grandioso, che incanta e ispira.
Ma la montagna, ancora una volta, insegna prudenza. Le condizioni peggiorano, l’instabilità torna a farsi sentire, e il gruppo sceglie – con maturità e lucidità – di rinunciare e tornare sui propri passi fino a Zermatt.
Il raid, però, non si ferma. La ciclabile del Rodano, che costeggia il fiume tra Svizzera e Francia, diventa la nuova via. Da Visp a Martigny in bicicletta, si avanza con altri mezzi ma lo stesso spirito, con lo sguardo sempre rivolto all’obiettivo.
La quarta tappa del raid si è conclusa con una lunga salita, sempre in bicicletta, fino a Orsières, meta finale di questo diciannovesimo raid. Qui il testimone è stato lasciato affinché altri possano raccoglierlo e da qui ripartire in direzione dell’Italia.
La sfida si fa sempre più dura, ma la volontà di raggiungere insieme l’obiettivo finale è ancora più forte.














