3️⃣ Raid 23
📅 6 – 10 giugno 2025
📍 Bardonecchia – Val Pellice/Rifugio Jervis
📈 75,9 km – 4017 m+
⛷️ Alessandro Barbieri, Matteo Manghi
🚐 Antonella Mezzadri, Fausta Pozzi
Il gruppo giunge a Bardonecchia – dove il giorno seguente si è tenuto il Villaggio CrossAlps – nella serata di giovedì 5 giugno, accolto dai soci del CAI locale. Qui, nella sede della sezione, avviene la consegna del testimone: un breve momento di scambio di consigli e informazioni sul percorso della tappa del giorno seguente.
Venerdì 6 giugno prende il via la prima giornata di cammino. Tutto il gruppo (traversanti e logiste) si avvia dalla sede del CAI di Bardonecchia verso Val-des-Prés, in Francia. Inizialmente si guada il Rio Guiaud nel punto di incontro con l’affluente a fondovalle, poi si comincia a salire al Col des Acles (2273 m). Qui, una meritata pausa pranzo precede la discesa delle logiste verso Bardonecchia, mentre Alessandro e Matteo proseguono, toccando anche un promontorio vicino prima di scendere a Plampinet. Proseguendo verso sud, un ponte crollato nei pressi di Clarée impedisce di raggiungere la Grotte des Cinquante Ânes. I due proseguono comunque fino alla destinazione, dove dopo 22 km e oltre 10 ore di marcia piantano la tenda per la notte.
La seconda tappa rimane in Francia, sulle Alpi Cozie. Da Val-des-Prés si cammina verso il Monginevro, partendo dalla fontana della chiesa del paese e attraversando Les Alberts. Una breve salita porta fino al confine di Monginevro, dove Fausta e Antonella attendono per un pranzo condiviso. La distanza percorsa è breve, 7 km, coperti a piedi nel giro di 3 ore per quasi 500 metri di dislivello totale, perché il pomeriggio è dedicato al Villaggio CrossAlps di Bardonecchia. Tutti rientrano quindi in città per prendere parte alle attività, prima di riposare e prepararsi alla tappa successiva.
Domenica 8 giugno si torna a salire dal Monginevro in direzione sud, puntando al Col du Gondran (2315 m). Lungo la discesa verso Les Fonts de Cervières, il gruppo effettua un rilevamento sui laghi alpini nell’ambito del progetto scientifico condotto in collaborazione con l’Università di Torino. La giornata termina al Rifugio Les Fonts, a oltre 2000 m, che viene raggiunto dopo 17 km, quasi 700 metri di dislivello e 7 ore di escursionismo.
All’inizio della quarta tappa, la squadra si divide: le logiste Fausta e Antonella rientrano a Parma, mentre Alessandro e Matteo puntano ad Abriès, con l’accordo di ritrovarsi tutti insieme al Rifugio Willy Jervis, meta finale del raid, il giorno seguente. Risalendo il vallone ovest, i due traversanti effettuano anche un rilievo del manto nevoso ancora presente oltre i 2500 metri di quota. Dal Col du Petit Malrif (2830 m), il punto più alto dell’intero raid, si intraprende una lunga e ripida discesa verso Abriès. La tappa si chiude dopo 14,4 km, 784 metri di dislivello e 7 ore di cammino, dedicando la sera all’analisi del meteo e della rotta per il giorno successivo.
La quinta e ultima tappa riporta il gruppo in Italia, fino al Rifugio Willy Jervis (1732 m) nel comune di Bobbio Pellice (TO). 14 km, quasi 1000 metri di dislivello e 7 ore di escursionismo attraversando prima il centro abitato di Ristolas, salendo poi verso il Col Lacroix (2299 m) e scendendo dall’opposto versante italiano. Al Rifugio Jervis i traversanti rincontrano le logiste e l’occasione è buona per un pranzo tutti insieme, al termine del quale il rifugista viene insignito del compito di conservare il testimone di CrossAlps. E mentre questo riposa tra le mani della montagna, il cammino prosegue invisibile, tracciato nei cuori e sui sentieri: ogni passo un ricordo, ogni vetta una promessa. La traversata continua, come il respiro antico e odierno delle Alpi.















