Nel cuore della traversata CrossAlps, la scienza cammina al fianco dell’alpinismo. Ma lungo l’arco alpino, tappa dopo tappa, prende anche forma un importante progetto di ricerca sullo stato di salute delle nostre montagne, promosso dal Club Alpino Italiano – Sezione di Parma in collaborazione con l’Università di Torino e il Comitato Glaciologico Italiano.
Il team del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino – composto da Fiorella Acquaotta, Mario Gallarate, Olga Pisani, Cristina Viani, Marco Giardino e Michele Freppaz – sta conducendo uno studio che raccoglie dati e immagini utili a monitorare gli effetti visibili (e invisibili) del cambiamento climatico sulla criosfera alpina, ovvero l’insieme delle superfici ghiacciate: neve, ghiacciai e i nuovi laghi che nascono dove i ghiacci si ritirano.
Il progetto, che si sviluppa nell’ambito della convenzione attiva tra Università di Torino, CAI e il Comitato Glaciologico Italiano, trova in CrossAlps una cornice ideale. Percorrere l’intero arco alpino in una sola stagione invernale rappresenta infatti un’opportunità scientifica unica.
Il progetto di “citizen science” (un approccio alla ricerca scientifica che coinvolge il pubblico generale nella raccolta, analisi e interpretazione dei dati) ha l’obiettivo di approfondire le conoscenze sulla climatologia alpina e sul cambiamento climatico, unendo le competenze degli alpinisti nella raccolta di dati di campo con quelle dei docenti e ricercatori nell’analisi dei dati e nello sviluppo delle valutazioni scientifiche correlate.
Gli obiettivi principali della ricerca sono due:
1. Misurare la neve per studiare le risorse idriche: durante ogni raid, i traversanti raccolgono dati sul manto nevoso: spessore, densità e temperatura per stimare la massa d’acqua equivalente (SWE). Nelle zone oltre i 2500 metri di altitudine, ove possibile, vengono scavate trincee per misurare la densità della neve lungo l’intero spessore del manto nevoso. SI tratta di parametri fondamentali per la previsione di valanghe, siccità e perfino per la produzione di energia idroelettrica.
2. Mappare i laghi proglaciali: la forte riduzione del volume dei ghiacciai a causa del cambiamento climatico lascia spazio a zone cosiddette “proglaciali”, soggette a loro volta a notevoli mutamenti. Tra questi si rileva, nei casi di particolari morfologie, la formazione di nuovi laghi che possono rappresentare sia dei rischi che delle opportunità per l’essere umano. I traversanti di CrossAlps raccolgono i dati riguardanti le sponde in roccia o in detrito; il contatto o meno con il fronte glaciale; la presenza o meno di ghiacciai nel bacino idrografico; la mappatura del perimetro del lago mediante GPS; gli eventuali insediamenti antropici, ecc.
La ricerca scientifica effettuata durante la traversata permetterà dunque di avere una fotografia dell’impatto del cambiamento climatico sul territorio alpino e rientra pienamente negli obiettivi del Comitato Glaciologico Italiano e si avvale in particolare delle competenze dei ricercatori dell’Università degli Studi di Torino (Dipartimenti di Scienze della Terra; Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari).
Tale attività godrà del supporto del Laboratorio di Climatologia Alpina gestito dall’Università di Torino e del progetto “PNRR NODES – Nord Ovest Digitale Sostenibile”, che ha tra i suoi obiettivi proprio la valutazione della risorsa idrica nelle Alpi.
I risultati della ricerca verranno presentati nei principali congressi nazionali ed internazionali e pubblicati su selezionate riviste scientifiche ISI. Sono già previsti due incontri di divulgazione dei dati e di comunicazione dei dati della ricerca:
- 19/07/2025: presso l’Istituto Mosso in Valsesia incontro con le istituzioni e le popolazioni locali per comunicare i primi risultati delle analisi
- Autunno 2025: presso Istituto Glaciologico Italiano e Università di Torino incontro scientifico sulle tematiche del cambiamento climatico nell’arco alpino alla luce dei risultati delle indagini scientifiche del progetto
Il gruppo di ricerca è stato presente al Villaggio CrossAlps a Bardonecchia sabato 7 giugno dalle ore 17 alle 19 con una serie di incontri sul tema cambiamento climatico nelle zone alpine.
Il progetto è realizzato con il contributo di Crédit Agricole Italia.





