6️⃣ Raid 16
📅 18 – 24 aprile 2025
📍 Campo/Blenio – Ponte Formazza
📈 204 km – 3660 m+
⛷️ Adolfo Cardinale, Luca Zanichelli, Valentina Delfini, Cristina Magnani
🚐 Sara Pignacca, Cristina Medioli
Il raid 16 può essere definito a pieno titolo quello più sfortunato, almeno finora, di tutta la traversata. Un’allerta 5 per valanghe sulle Alpi Occidentali e l’intensa pioggia dei giorni pasquali non hanno permesso ai traversanti di seguire il percorso inizialmente prefissato e hanno imposto loro un cambio di via. Ma la fiducia e l’inventiva non mancano di certo a chi partecipa a CROSSALPS, così anche la condizione più avversa si può trasformare nella possibilità più concreta di tentare qualcosa di diverso, ed egualmente, di successo.
Il 1° giorno la squadra raccolto il testimone da Campo/Blenioha raggiunto Dangio, nel Canton Ticino svizzero per un totale di 13 km lungo un percorso molto caratteristico a ridosso di rocce e montagne. Il 2° giorno una settantina di chilometri in bicicletta hanno tenuto impegnati i traversanti fino a Dall’Acqua, sotto un cielo altrettanto piovoso, mentre la 3a tappa, caduta proprio nel giorno di Pasqua, è stata coperta da Biasca fino a Ponte Formazza nel giro di 9 ore sempre utilizzando la bicicletta per quasi 130 km.
Il 4° e ultimo giorno, un netto miglioramento del meteo ha convinto i traversanti a salire fino al Rifugio Maria Luisa (2160 m) in località Val Toggia. Questo luogo è uno dei luoghi simbolo della traversata del 1956 di Walter Bonatti (sulla cui traccia è direttamente ispirata CROSSALPS). Durante la sua traversata scialpinistica delle Alpi, proprio al Rifugio Maria Luisa, raggiunse il gruppo di un altro alpinista, Bruno Detassis, partito per la stessa impresa da Tarvisio alcuni giorni prima di lui in seguito a una lite proprio con Bonatti. Bloccate entrambe le pattuglie nel rifugio per meteo avverso, le due decisero di siglare un accordo per continuare e terminare insieme, fino al Col di Nava, compiendo un’impresa memorabile.
La costanza e la determinazione del raid 16 ci ha ricordato il vero spirito di questa iniziativa: collettività, inventiva e storia si sono sapientemente fuse tra le Alpi Lepontine. Ora il viaggio proseguirà, sperando in condizioni migliori, per coloro che si appresteranno a partire con il raid 17.














