4️⃣ Raid 14
📅 4 – 10 aprile 2025
📍 Chiareggio – Madesimo
📈 75 km – 6000 m+
⛷️ Matteo Bergamo, Marcello Cantarelli, Alessandro Vicinelli, Lapo Corsi, Francesco Di Martino, Nicola Marenzoni
🚐 Ugo Cornini
Il team del 14° Raid, formato dai traversanti Bergamo, Cantarelli, Vicinelli, Corsi, Dimartino, Marenzoni accompagnati dal logista Cornini ha raccolto il testimone dei compagni all’altezza di Chiareggio, consegnato da Lorenzo Bertolini di Sete Track.
Come ormai da tradizione, anche questa prima tappa inizia in compagnia di alcuni membri del CAI locale, in questa occasione della sezione della Valmalenco che con gli sci ai piedi affiancano i traversanti fino al Passo del Forno (2770 m), sul confine svizzero. In questa giornata soleggiata i due gruppi si salutano proprio all’altezza del passo: la spedizione CROSSALPS prosegue scendendo fino al Rifugio del Forno dove giunge nel pomeriggio dopo aver percorso circa 9 km e 1200 metri di dislivello.
Il 2° giorno l’obiettivo è arrivare al Passo del Maloja (Maloggia): la sveglia suona presto e la tappa si prospetta lunga, quindi i traversanti partono presto dal rifugio e scendono lungo il delicatissimo Ghiacciaio del Forno, risalendo da qui fino alla Sella del Sissone. Da qui comincia il bello e il difficoltoso: ci si munisce di picca e ramponi e con fatica si conquista la vetta del Monte Sissone a quota 3335 metri. La vista è spettacolare, ma la meta finale chiama. Ritornati sul ghiacciaio, si ridiscende lungamente fino al Passo Maloja chiudendo una tappa lunga oltre 20 chilometri.
Dal Passo Maloja la strada per giungere a Juf prevede tratti da percorrere con modalità differenti. Per le prime centinaia di metri la poca neve rimasta su un suggestivo sentiero estivo non ha permesso di indossare immediatamente gli sci, che sono stati caricati in spalla dai traversanti. Giunti sulla vetta del Piz dal Sac (2720 m), la discesa si è mostrata divertente, mentre una leggera salita li ha accompagnati con gli sci dal Passo Forcellina alla Forcella della Vallaccia. Preso il canale di discesa si scia su neve a tratti trasformata fino in paese, a Juf, dove si conclude la terza tappa del raid. Nota di merito anche per il logista che ha prontamente fatto trovare birra, salame e grana.
A Juf il team si ferma un giorno per riposarsi… ma il riposo dura poco, e motivati dalla bella giornata, la squadra sale al Piz Piot, quindi in bicicletta raggiunge Ferrera Bassa.
Nell’ultima giornata e tappa, si parte con gli sci da Ferrera Bassa, per traversare dalla Svizzera all’Italia risalendo la Valle Nemet passando per il Rifugio Bertacchi e il Lago Emet. Discesa a Marcolini dove si prosegue in bicicletta fino in piazza a Madesimo, obiettivo del raid.
I traversanti si sentono particolarmente ispirati dall’avventura appena conclusa e ne approfittano per scrivere sul diario della traversata una frase di Ettore Castiglioni, alpinista, scrittore e partigiano: “Non si può amare senza conoscere, ma non si può veramente conoscere se non per forza dell’amore”.
Il raid 14 ha inoltre colto l’occasione, durante tutte le tappe, per effettuare carotaggi dei rilievi superficiali del manto nevoso, utile al progetto scientifico sul cambiamento climatico parallelo alla Traversata, che vedono impegnata l’Università di Torino in collaborazione con il Laboratorio di Climatologia.
Ma ora il viaggio deve continuare, nuove tappe e nuovi luoghi attendono i traversanti che in questa fine d’inverno raccoglieranno il testimone lasciato presso il “Bar Carducci” di Madesimo.












